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Finca Descalzos Viejos
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Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Gunter - Simona - Flavio Salesi
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Data di pubblicazione 1 ottobre 2023
Andalusia

Finca Descalzos Viejos

Tempo di lettura 7 minuti

La qualità è del campo e i vini sono onesti, perché lasciamo parlare le viti.

Flavio Salesi ci accoglie nella sua Finca Descalzos Viejos: un luogo incredibile, uno di quei piccoli rifugi sparsi per il mondo, dove sembra quasi che il tempo si sia fermato.

ROSSO / ENOTURISMO / GARNACHA / SIRAH

Ronda è un’antica cittadina andalusa che per noi ha un richiamo irresistibile.

Prima di raggiungerla, per riconnetterci con noi stessi e per entrare profondamente nello spirito locale, decidiamo di fare una tappa letteralmente fuori dal mondo: il deserto del Gorafe, tra forme che ricordano la Cappadocia e colori che sembrano quelli del Gran Canyon.

 

Andalusia - Ronda - Casa del Desierto

Qui passeremo due giorni, nel nulla di un paesaggio drammaticamente spoglio, accolti e raccolti nella Casa del Desierto, un’abitazione che ha dell’incredibile.

Andalusia - Ronda - Casa del Desierto
Andalusia - Ronda - Casa del Desierto - Simona
Andalusia - Ronda - Casa del Desierto
Andalusia - Ronda - Casa del Desierto
Andalusia - Ronda - Casa del Desierto

Progettata da OFIS arhitekti utilizzando unicamente pareti di vetro, per dimostrarne le proprietà termiche e strutturali, è situata su un promontorio che domina la valle, senza un vicino per chilometri. Un luogo di pura serenità, racchiuso e protetto da un’evanescente trasparenza.
Un luogo ideale per disconnettersi da un mondo dominato dalla tecnologia e dove la natura ancora prevale su ciò che è artificiale.

Non a caso la serie inglese Black Mirror, trasmessa da Netflix, ha scelto la Casa del Desierto per alcuni episodi della quinta stagione.

Un’esperienza unica per ritrovare sé stessi ed essere svegliati dalle sfumature blu e rosa dell’alba andalusa. Mancherebbe solo un calice di Rufina, ma per quello dobbiamo aspettare. 

Rufina è il vino più esclusivo di Finca Descalzos Viejos. Assaggialo subito insieme a Iusta, l’altro incredibile vino della cantina. 

Dopo due giorni, ci rimettiamo in viaggio verso ovest, e un grande senso di quiete ci accompagna per i 260 km che ci separano da Ronda e dalla Finca Descalzos Viejos.

Questa città ci aveva già conquistato per le sue radici arabe, il suo passato romano e la sua anima leggendaria, ricca di gesta di banditi e leggende di romantici danesi caduti ai suoi piedi. Come stiamo per cadere noi oggi, innamorati della sua anima e dei suoi vini, della gastronomia, dei suoi angoli nascosti e della contagiosa vitalità di ogni persona che incontriamo.
Dopo la nostra prima visita, nella seconda ci stupisce ancora di più.

Gli autoctoni ricordano bene che la tradizione vinicola arrivò qui duemila anni fa con i Fenici e che, quando Ronda non era ancora Ronda ma la romana Acinipo, estesi vigneti abbracciavano le loro terre.
Quelle radici enologiche erano così salde nei loro geni, che nemmeno l’arrivo della fillossera, nel XX secolo, è riuscito a far crollare secoli di storia e di duro lavoro. Una tradizione che oggi è più viva che mai, con ben oltre 26 cantine presenti sul territorio.

Una di queste è proprio Finca Descalzos Viejos, che ci attende ai margini dello sperone calcareo che fa parte di El Tajo, la famigerata gola di Ronda. 

Ancora prima di arrivare sulla soglia della cantina, sono le braccia aperte di Flavio Salesi a darci un benvenuto caloroso, vero, in stile “italo-argentino-spagnolo”.

Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Flavio Salesi

Flavio nasce infatti da una famiglia italiana in Argentina, ed è una delle figure più pittoresche che vivano a Ronda. Un uomo dai modi eleganti, calmi e pacati, libero dalle convenzioni e con un’anima vivace come il suo paese d’origine.

Insieme al socio Paco Retamero, entrambi architetti, nel 1998 decisero di acquistare il podere con all'interno il vecchio convento trinitario del 1505, recuperandolo da uno stato di abbandono che perdurava da oltre 300 anni.
Finca Descalzos Viejos è ora uno di quei piccoli rifugi sparsi per il mondo, dove sembra quasi che il tempo si sia fermato.
Il vigneto prende il nome dagli “anziani scalzi” che, durante il periodo medievale, rimasero nel monastero e lavorarono questa terra fertile a piedi nudi, dopo che i giovani trinitari partirono per le loro crociate.

Attraversiamo la volta dell’edificio principale e sul retro camminiamo all’interno del giardino terrazzato, di una bellezza disarmante. Le diverse dominazioni che si sono alternate su questa terra hanno lasciato impronte che ora si mescolano in un’armonia museale. Le voci di Cartaginesi, Musulmani e Romani riecheggiano da pietre senza età, nascoste all’ombra di alberi da frutto nei diversi angoli del giardino. Il profumo di mandarini, arance, limoni e cachi è talmente intenso da inebriare la mente, mentre – come dice Flavio - la vista sulla valle è puro ossigeno per lo spirito.
La sorgente naturale che sgorga dalla parete è sorprendente quanto l’immenso albero di avocado che padroneggia su tutto il giardino.

Non riusciamo a smettere di provare stupore per questo luogo incredibile, e all’improvviso quasi diventa comprensibile come mai a Finca Descalzos Viejos si possa trovare persino un eremo risalente all’epoca romana e ai primi cristiani venuti a stabilirsi in questa terra. 
La piccola stanza, scavata all’interno della parete di sedimenti, una volta fondale marino delle acque che ricoprivano queste valli, è testimonianza di una storia che qui non verrà mai dimenticata.

Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Flavio Salesi
Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Flavio Salesi

Con Simona concordiamo che questa sia una delle cantine più affascinanti di tutta la Spagna.
Una di quelle visite dove vivere davvero l'esperienza completa dell'enoturismo.

Con una così piacevole conversazione tutto scorre meglio e la voce di Flavio ci accompagna mentre passiamo dal giardino all’interno dell’edificio principale. 

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Entriamo in un mondo antico.
Il contrasto delle pareti della chiesa con le vasche e le botti sprigiona nell'ambiente un’atmosfera magica. 
Flavio ci fa notare come Il sacro sia mescolato al profano, in un poetico rispetto reciproco.
Nel processo di restauro del monastero, sotto 2 cm di calce accumulatasi nel corso dei secoli, è stato scoperto un favoloso affresco del XVI secolo. L'opera d'arte ha rivelato due santi patroni, Santa Iusta e Santa Rufina, magnificamente conservati.

Tutto intorno a noi emana un’energia austera e ci viene spontaneo abbassare la voce in un sussurro, per non disturbare il riposo del vino e la sacralità dello spazio.
Per tornare alla realtà del momento sentiamo che avremmo bisogno di qualcosa da mangiare e qualche bottiglia di vino da stappare.
Flavio questo lo sa bene e seduti intorno al vecchio altare inizia a spiegarci come mai a Ronda il vino si faccia da oltre 2000 anni. Mentre ci offre uno spuntino, ci dice che la qualità è del campo e i vini sono onesti, perché lasciamo parlare le viti.

E noi le ascoltiamo, mentre finalmente assaggiamo le due etichette che Flavio ci propone.

Finca-Descalzos-Viejos-Andalusia-Iusta

Iusta è un vino perfetto in ogni istante del giorno, che diventa straordinario quando condiviso durante un pasto. Appartiene alla collezione Las Santas e viene prodotto, in 2000 bottiglie, solo quando la qualità delle uve risulta eccezionale. L’uva Garnacha mono varietale (Cannonau) viene macerata e fermentata con parte del raspo. Affina poi per 16 mesi in botti di rovere e di conseguenza troviamo un vino dalle mille sfumature, dove note minerali e di frutti di bosco prevalgono su leggere note speziate. Al palato è complesso, fresco e di grande persistenza.

Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Rufina

Rufina è, secondo Paco, il socio di Flavio, un vino per parlare di amore. Insieme a Iusta, può essere considerato il vino più esclusivo di Descalzos Viejos,
Un rosso che potrebbe essere comparato ai vini della Côtes du Rhône. Un Syrah complesso, con sentori di tabacco e cuoio, un po' di legno di cedro e frutti di bosco scuri. Ha una fermentazione a grappolo intero che aggiunge una nota leggermente verde, pepata, con un po' di fresca terrosità. Matura per 16 mesi in botti di rovere da 500 litri in cui è stato precedentemente conservato un vino dolce della regione Axarquia-Malaga, che lo rende un Syrah unico nel suo genere.

Iusta e Rufina sono l’apice di una produzione di 40.000 bottiglie, frutto del lavoro appassionato, scrupoloso e quotidiano di Flavio su 10 ettari di vigna.

Tra i vari brindisi, le chiacchiere senza fine e la leggerezza di questo momento unico, in una mescolanza di italiano, spagnolo e inglese riconosciamo due parole: Boca Juniors
E così scopriamo che Flavio è nato nel quartiere di Boca e per diversi anni ha militato nella leggendaria squadra di Buenos Aires, giocando alla Bombonera.
Come diceva l'attore americano Danny Kaye La vita è un'enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.

Prima di andarcene, Flavio ci abbraccia in un caloroso saluto e fissa per sempre nella nostra memoria un’immagine nitida: una tela con tutti i colori dell’arcobaleno, che lui non si stancherà mai di dipingere.

Finca Descalzos Viejos - Andalusia - Vendemmia notturna

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