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Taboadella
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Dão - Portogallo - Taboadella - Gunter - Simona
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Data di pubblicazione 1 novembre 2023
Dão

Taboadella

Tempo di lettura 8 minuti

La sensazione è che ogni vendemmia sia guidata dalla mano dell'uomo, piuttosto che viceversa.

Pedro Leite, Export Sales Manager di Taboadella, è visceralmente coinvolto nel progetto e totalmente orgoglioso nel condividere i traguardi raggiunti dalla tenuta in così poco tempo.

BIANCO / ROSSO / RACCOLTA MANUALE

Ci sono emozioni che si trasformano subito in parole, quasi di getto, nitide e precise. Viaggi che diventano racconto ancora prima di tornare a casa.
Ce ne sono altri che fluttuano nella mente e nell’anima a lungo prima di essere afferrati, come se avessero bisogno di più spazio e tempo per rivelare il loro significato più profondo e diventare pensieri coscienti, immagini universali e condivisibili.

La mia visita a Taboadella è rimasta a lungo una pagina bianca. Ci sono voluti un cavallo, l’aspro paesaggio dell’Andalusia e una grande fiducia nella musa ispiratrice Calliope perché il mio ricordo prendesse forma e voce.

Ed eccomi qua, seduto fuori dalla tenda con il mio laptop, fedele compagno di viaggio, e il nitrito dei cavalli in sottofondo. Immerso nel sud della Spagna a scrivere del Portogallo: un viaggio nel viaggio. Mancherebbe giusto un calice di Grande Villae Tinto, ma mi accontento del suo persistente ricordo.

Andalusia - Tenda - Gunter
Andalusia - Tenda - Gunter

Grande Villae Tinto di Taboadella è un rosso sbalorditivo. Assaggialo insieme agli altri incredibili vini della cantina.

Ogni volta che ripenso al Portogallo torna vivida in me la sensazione di quanto sia un luogo ideale per vivere esperienze profondamente coinvolgenti. Ogni volto che si incontra si apre in un sorriso di benvenuto, il cibo è un invito a concedersi ogni sorta di delizia e anche un viaggiatore solitario può facilmente trovarsi a tintinnare bottiglie di Touriga Nacional con un nuovo amico ogni sera.

Questa volta passiamo da Porto per dirigerci a sud-est, fino alla prima area vinicola non liquorosa del Portogallo: la regione del Dão, culla di grandi vini dal profilo classico e di enorme longevità.
Il Dão è attualmente una delle regioni più emblematiche e promettenti dell’intero Portogallo, dove il passato di antiche casate nobiliari portoghesi si interseca con i sogni di gente ospitale e laboriosa.

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Raggiungiamo Silvã de Cima, nella sottoregione di Castendo, ed ecco davanti a noi la nostra meta finale: il cancello di ingresso di Taboadella

Galeotto fu un incontro in Piemonte con Luisa Amorim, quarta generazione della famiglia a occuparsi di vino e proprietaria della tenuta, che dopo essere rimasta molto colpita dal racconto della nostra esperienza a Herdade Aldeia de Cima ci ha detto “Dovete andare a Taboadella. Troverete la stessa filosofia ma un’anima e un patrimonio storico totalmente differenti.”

Pedro Leite, Export Sales Manager, ci aspetta davanti all’edificio principale per guidarci in questo paradisiaco angolo di mondo.
Una persona tranquilla, pragmatica, visceralmente coinvolta nel progetto e totalmente orgogliosa nel condividere i traguardi raggiunti dalla tenuta in così poco tempo. In lui rivedo molto di Nelson Coelho, Export Sales Manager di Herdade Aldeia de Cima.

Taboadella - Dão - Pedro Leite - Gunter - Simona
Taboadella - Dão - Pedro Leite
Taboadella - Dão - Pedro Leite - Gunter - Simona
Taboadella - Dão -  Gunter - Simona
Taboadella - Dão -  Vigne
Taboadella - Dão - Visita
Taboadella - Dão - Gunter - Simona

Taboadella è immersa in una distesa unica di 42 ettari di vigneti, tra Vale do Pereiro e Vale do Sequeiro, segnata da un altopiano tra i 400 e i 530 metri sul livello del mare e caratterizzata da dolci pendii con un'esposizione solare privilegiata a sud e a ovest.

Sebbene le notizie di Taboadella risalgano al 1255, ricerche storiche hanno rivelato che fu occupata molto prima e il suo utilizzo originario risale addirittura al I secolo, quando ospitò una Villae romana.
Lo conferma la presenza di un torchio nel masso monolitico, accanto al vigneto e non lontano dalle case: una delle più antiche vestigia storiche della tecnologia enologica nella regione del Dão, a dimostrazione dell'importanza del vino nel pagamento degli stipendi militari e di un prodotto strategico all’epoca romana.

Mentre passeggiamo tra i filari per raggiungere la modernissima cantina che vediamo in lontananza, ci rendiamo conto che in questo luogo la storia va a braccetto con la modernità dei nostri giorni, in un’eterna coesistenza che ha come filo conduttore la cura del territorio.

“Nei nostri 42 ettari i vigneti non sono irrigati, mantenendo qualità tradizionali e tipicità nelle 18 parcelle in un sistema 'integrato'. Questo significa che non usiamo acqua e non usiamo prodotti chimici. Oggi l'età media delle viti è di 30 anni, ma alcune hanno raggiunto i 100 anni di età.” ci racconta Pedro Leite.

Camminiamo per lunghi minuti e, mentre il vento mitiga il calore del sole, non posso non pensare a quanto fosse onesta la frase che mi disse Luisa Amorim: “Troverai la stessa filosofia che hai percepito a Herdade Aldeia de Cima.”

Nell’aria si respira la dedizione al conseguimento della visione comune e il rispetto dei vigneti autoctoni. Taboadella è un organismo vivente che sprigiona tutta l’anima del Portogallo. 

Un Portogallo che pochi hanno la fortuna di conoscere. 

Taboadella - Dão - Visita - Cantina
Taboadella - Dão - Visita - Cantina

La nuova cantina si erge davanti a noi nella sua maestosità, costruita con materiali naturali sostenibili come legno e sughero, simbolo del forte legame con la natura.
Progettato dall'architetto Carlos Castanheira, l'edificio è perfettamente incorniciato dall'altopiano forestale, vicino al Ribeira das Fontainhas.

“La vinificazione a flusso per gravità è fatta su misura in tini di cemento e tini conici di acciaio inox di ultima generazione, corrispondenti esattamente ai lotti classici del terroir di Taboadella, dove si ha la sensazione che ogni vendemmia sia guidata dalla mano dell'uomo, piuttosto che viceversa.”

Entrare in cantina è come entrare in una nuova dimensione, quasi immacolata. Il rigore nella pulizia e nella precisione è disarmante. Si ha la netta sensazione di poter disturbare o interrompere l’equilibrio percepito anche semplicemente sfiorando il corrimano o bisbigliando qualche parola. 

Davanti a noi, come colonne di un antico tempio, svettano undici tini di cemento Nico Velo da 10.000 litri che conferiscono note minerali e trame più fini e profonde. Poco più in là, dieci tini troncoconici in acciaio inox da 15.000 litri per vini rossi e otto tini in acciaio inox da 8.000 litri per vini bianchi.

Taboadella - Dão - Visita - Cantina
Taboadella - Dão - Visita - Cantina
Taboadella - Dão - Botti - Cantina
Taboadella - Dão - Pedro Leite - Gunter - Simona
Taboadella - Dão - Visita - Cantina
Taboadella - Dão - Visita - Cantina - Simona
Taboadella - Dão - Visita - Cantina - Botti
Taboadella - Dão - Pedro Leite - Gunter - Simona
Taboadella - Dão - Visita - Cantina - Botti

Esattamente nel momento più iconico della nostra visita ci raggiunge il Vigneron Rodrigo Costa, una delle menti nelle quali nascono le magie che avvengono a Taboadella. Emozionato, ci guida lungo le scale al piano superiore, in quella che viene chiamata la Barrel Top Walk: una passerella di legno costruita sopra la stanza delle botti. 
Ci sentiamo come bambini ai quali viene detto “guardate ma non toccate”. Sospesi sopra le botti, abbracciamo con lo sguardo l’intero luogo e ci godiamo il privilegio di contemplare il silenzio della cantina, dove i vini invecchiano in botti di rovere francese provenienti da querce tra i 180 e i 200 anni, realizzate a mano con l'obiettivo di prolungare i vini, conferendo loro maggiore complessità e raffinatezza.

Usciti sull’ampia balconata esterna scorgiamo immediatamente l'edificio principale di Taboadella, dal quale eravamo partiti, e in un solo istante la vista spazia sul magnifico vigneto. Questo è decisamente il luogo perfetto per la nostra degustazione.

Taboadella - Dão - Pedro Leite - Gunter - Simona

Per quanto possa sembrare strano e forse ambizioso da dire, avevamo subito percepito lo stile e la verticalità della famiglia Amorim in questi vini.
Vini realizzati seguendo una visione ben precisa e con un chiaro obiettivo qualitativo condiviso.
Vini con un’anima riconoscibile a occhi chiusi.
Vini che si discostano da qualsiasi altro vino.

A Taboadella si assapora tutta l'identità della regione del Dão: il suo carattere, i profumi, i colori, la longevità e la fluidità. 

Delle nove etichette assaggiate posso sicuramente dire che la regina incontrastata è Grande Villae Tinto. Sbalorditivo. Non sorprende che abbia ricevuto da Robert Parker un punteggio di 94+ punti.
Un vino storico, dalla personalità forte e generosa, che rivela le ricchezze della tenuta Taboadella. È anche un vino del futuro, che sorprende per la sua energia, amplificata dalla spiccata mineralità e dove a ogni sorso si avverte il richiamo del terroir, la pura espressione del granito, la persistenza e la sottile eleganza dei vitigni.

Questo rosso viene prodotto mantenendo una rara struttura classica: un riferimento all'anima romana di Taboadella, un omaggio alle sue origini.

Le Riserve Monovarietali di Taboadella sono il risultato di una selezione di appezzamenti che sono sempre stati molto equilibrati, consentendo così di ottenere vini unici e altamente personalizzati, alcuni piuttosto orgogliosi e perfino altezzosi.  Tutti rivelano inequivocabilmente la loro origine.
Encruzado Reserva e Touriga National ci hanno davvero stupito.

Il primo è un vitigno delicato, esclusivo di questa regione. Produce vini che sorprendono per l'eleganza e la complessità dei loro aromi vegetali e floreali, rivelando in bocca grande freschezza, con un finale lungo e persistente. Il Taboadella Encruzado Reserva è un bianco fermo ed esuberante, con una consistenza setosa, una struttura lineare e una notevole profondità. È un vino del presente e del futuro.

Taboadella - Dão - Taboadella Encruzado Reserva
Taboadella - Dão - Taboadella Encruzado Reserva - Degustazione

Touriga Nacional è invece l'icona internazionale dei vitigni portoghesi. Ha origine in questa regione, dove trova la sua massima espressione.
Il Touriga Nacional Reserva è un ottimo esempio di acidità naturale in questo terroir eccezionale. Ci permette di individuare le viole il cui aroma permane nella nostra memoria, in complementarità con le note di alta quota, la spezia nera e l'aroma del granito bagnato, offrendo una complessità sorprendente.

Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Gunter - Degustazione
Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Gunter
Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Gunter - Degustazione
Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Gunter - Simona
Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Degustazione
Taboadella - Dão - Touriga Nacional Reserva - Degustazione

Ogni sorso ci ha stupito e ci resterà nella mente e nel cuore, continuando a svelarsi e rivelarsi, sorprendendoci nella memoria. Tradurre le nostre emozioni non sarà facile.

Camminiamo verso la macchina con il palato che ancora riporta i sentori appena assaggiati, e io non riesco a smettere di complimentarmi con Pedro per lo splendido lavoro che stanno facendo a Taboadella.

Sorridendo mi abbraccia, dicendomi che presto ci rivedremo in Italia e facendomi sentire ancora una volta in presenza di un amico.

Taboadella - Dão - Gunter - Simona

Nel vedere il coinvolgimento e la passione in persone come Pedro, a Taboadella, e Nelson, a Herdade Aldeia de Cima, ho imparato una lezione importante: il vero benessere non è altro che sentirsi bene con tutte le cose di cui ti permetti di far parte. 

In Portogallo trovo sempre qualcosa di magico, nei luoghi e soprattutto nelle persone: sono ossigeno per la mia anima. Da loro ho imparato che in qualsiasi locale ti trovi ad ascoltare le note lugubri della musica fado, non ballerai mai da solo.

Taboadella - Dão - Vigne

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